Normativa ed efficienza energetica

Normative vigenti in materia di efficienza impongono parametri sempre più restrittivi. Facciamo il punto della situazione.
Il DLgs 311 del 2006 (successivamente modificato ed integrato dal DPR 59 del 2009) si pone lo scopo di ridurre i valori limite di FEP (Fabbisogno di Energia Primaria) per gli edifici nuovi e per le ristrutturazioni.
Tali limiti vengono definiti sulla base delle caratteristiche intrinseche dell’edificio (il rapporto di forma del fabbricato, vale a dire il rapporto tra la superficie disperdente dell’involucro ed il volume racchiuso) e della zona climatica in cui l’edifico è collocato.
Le zone climatiche (da A ad F) sono definite in base al valore di Gradi Giorno della località. Questo valore rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura convenzionale, fissata in Italia a 20 °C, e la temperatura media esterna giornaliera.

 

I

 

 

decreti impongono tra l’altro per le pareti verticali opache , per i serramenti e per le coperture valori limite di trasmittanza “U” [W/m2K] estremamente bassi.
Tali valori possono essere ottenuti conoscendo i valori di conducibilità l [W/mK] di ogni strato che compone la parete oggetto di calcolo ed il suo spessore s [m], mediante una semplice formula:

 

 

 

 

dove Rse e Rsi sono le resistenze superficiali esterna ed interna.
Balza subito all’occhio una caratteristica fondamentale di questa formula: per ottenere un valore sufficientemente basso della trasmittanza dell’involucro opaco dovrò rendere sufficientemente grande uno dei valori al denominatore. Per fare ciò dovrò avere uno strato con una conducibilità l molto bassa (definito isolante termico per conducibilità inferiori a 0,05 W/mK) ed uno spessore elevato.

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